Allarme Goldman Sachs: trovato il vaccino ci sarà uno scrollone sui mercati

Tenere a bada il Covid19 scatenerebbe la vendita dei titoli tech a favore di altri più «tradizionali», legati al ciclo economico. Potrebbe addirittura far volgere al termine l’era dei tassi a zero o sotto zero.

(WSC) ROMA – L’americana Goldman Sachs ha diffuso l’altro giorno una nota per gli investitori richiamando l’attenzione su un evento di cui si è molto parlato, ma i cui effetti potrebbero ancora essere sottovalutati. Ovvero sulla possibilità che in autunno, e c’è chi dice a novembre, possa effettivamente essere disponibile un vaccino contro il virus. Il focus della banca d’affari, ovviamente, è sui mercati finanziari.

Secondo Goldman l’annuncio di un vaccino per il coronavirus potrebbe sconvolgerli, scatenando la vendita di alcuni titoli (quelli tecnologici) a favore di altri più «tradizionali», legati al ciclo economico. Potrebbe addirittura far volgere al termine l’era dei tassi vicini a zero o sotto zero.

Ma al di là delle conseguenze sulle Borse, che pure non sono poca cosa, bisognerebbe anche iniziare a pensare a che cosa potrebbe accadere in altri contesti. Si è detto fino ad oggi che con un vaccino non si tornerebbe al mondo di prima.

Secondo un’indagine di Ubs (un’altra banca) per il 75% degli interpellati le abitudini di vita cambieranno «per sempre». Ma era prima che si accendesse la speranza di un vaccino, che costituirebbe la svolta reale, il punto di caduta di buoni propositi e scenari.

Il vaccino, ad esempio, coglierebbe l’Europa (e l’Italia) in mezzo al guado di un Recovery Fund ancora da distribuire, di un’organizzazione del lavoro da rivedere, di un nuovo modo di andare a scuola, e così via. C’è il rischio di farsi cogliere da ripensamenti? Bisognerà forse immaginare un mix tra il vecchio mondo e il nuovo mondo post-Covid, pronti alla prospettiva che in futuro altre pandemie possano minacciare il pianeta.

Il tutto in nome di un principio di prudenza evocato per la verità anche per un altro problema globale meno sentito, il cambiamento climatico. La differenza, però, questa volta è tangibile: gli effetti della pandemia sono sotto gli occhi di tutti, tornare indietro sarebbe imperdonabile.

Fonte: Corriere della Sera

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