Bagnai (Lega): imperativo attivarsi contro vendite allo scoperto su asset italiani

Di manovre della speculazione ha parlato il presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato. Consob: nessuna evidenza di attacchi speculativi.

“L’avvio di contrattazioni di Piazza Affari, particolarmente drammatico, rende imperativo attivarsi contro le azioni di vendita allo scoperto sugli asset italiani”. E’ quanto afferma Alberto Bagnai, senatore della Lega e presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, commentando a caldo il crollo della borsa di Milano in apertura delle contrattazioni odierne.

“In questo momento il FtseMib registra una débâcle dell’11% – evidenzia il senatore della Lega – auspico che la Consob intervenga al più presto per chiarire se dietro l’ondata di vendita che sta colpendo i nostri asset vi siano anche manovre di speculazione che, approfittando di un’emergenza nazionale, lucrano, danneggiando il risparmio degli italiani”.

Secondo il senatore della Lega, al fine di contribuire a stabilizzare il quadro generale, è a questo punto necessario l’intervento della Bce sulla falsariga di quello che fece la Federal Reserve nel corso della crisi finanziaria del 2008.

“Siamo giunti a un punto in cui gli speculatori possono essere fermati solo se si trovano davanti una potenza di fuoco finanziaria in grado di non essere abbattuta dagli investitori, come è solo quella offerta dalle banche centrali. Tuttavia – conclude Bagnai – anziché incalzare l’Europa su questo fronte, l’attuale governo sembra essere più preoccupato dalla tenuta dei conti pubblici, confermando di vivere fuori dalla realtà”. (AdnKronos)

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“Cosa aspetta Consob ad attuare lo short ban? E Gualtieri dov’e’ di fronte a una Borsa preda di speculazioni previste e prevedibili? Si intervenga subito come auspicavamo da giorni!”. Lo scrive su ‘Twitter’ il capogruppo Lega in commissione Finanze alla Camera, Giulio Centemero, tornando a sollecitare, mentre e’ in atto l’emergenza Coronavirus, il divieto delle vendite allo scoperto.

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Borsa, Consob: nessuna evidenza di attacchi speculativi

(askanews) – La Consob “non ha evidenza che gli andamenti della Borsa italiana siano riflesso di attacchi speculativi, salvo che non si voglia attribuire a questo termine la reazione degli operatori alle incertezze sul futuro generate dagli effetti del coronavirus sull’economia”. Lo afferma la Commissione in una nota. “Questi effetti – prosegue – non sono correggibili con decisioni restrittive di Borsa, soprattutto se queste avvenissero in modo indipendente dai paesi membri dell’Unione Europea che sono investiti dagli stessi problemi che colpiscono l’Italia”. La Consob ritiene che “la temporanea sospensione delle contrattazioni di singole azioni, intesa come pausa di riflessione imposta, già operante quando la caduta dei prezzi è in prossimità dei parametri previsti dai trading halt, introdotti per le sedi di negoziazione da Mifid II, stia ben funzionando, pur nei limiti di efficacia dello strumento e tenuto conto del contesto di mercato sfavorevole a livello di andamento delle Borse nel mondo”. “In ogni caso – aggiunge Consob – l’adozione del divieto unilaterale di short selling è valutata, secondo il Regolamento europeo (Regolamento UE 236/2012), se la caduta dei corsi supera mediamente il 10% e in presenza degli altri presupposti. La sospensione di tutte le contrattazioni di Borsa invece sarebbe una decisione che spegnerebbe l’indicatore di prezzo senza rimuovere le cause, generando problemi di mercato di non facile soluzione nell’immediato futuro”

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