Sole 24 Ore: comincia il processo contro il quotidiano di Confindustria

Prima udienza per i reati di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo, sotto accusa Benedini, Treu e l'ex direttore Napoletano.

È iniziata l’udienza preliminare per il processo che vede imputati Benito Benedini e Donatella Treu, rispettivamente ex presidente ed ex amministratore delegato del Sole24Ore, per i reati di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo. I due hanno chiesto di patteggiare. Con loro a processo anche l’ex direttore editoriale, Roberto Napoletano, che invece seguirà il rito ordinario e ha depositato oggi due memorie difensive.

Per il patteggiamento, che ha già il consenso della Procura, Benedini e Treu hanno chiesto rispettivamente una pena di un anno e sei mesi con una sanzione di 100mila euro, e una di un anno e otto mesi con una sanzione di 300mila euro. Intanto Confindustria ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo. Insieme alla Confederazione, anche la Consob, per il reato di aggiotaggio, si è costituita parte civile, così come il rappresentante degli azionisti di minoranza, e sei piccoli azionisti tra dipendenti ed ex dipendenti, di cui cinque solo nei confronti dei tre imputati – come la Consob – e uno anche nei confronti della società. In aula c’è anche l’ex pm di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, in veste di avvocato dei sei piccoli azionisti.

Per i tre il pm di Milano Gaetano Ruta, titolare dell‘inchiesta per false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo che ha scosso il quotidiano economico nella primavera 2017, a febbraio aveva chiesto il rinvio a giudizio. Archiviata, invece, la posizione di altri sette indagati che erano accusati di appropriazione indebita e nei cui confronti il gruppo, dopo essere stato risarcito, ha ritirato la querela.

Intanto ieri la Consob ha sanzionato con una multa totale di 1,05 milioni di euro sia l’ex direttore editoriale che quattro ex manager del gruppo Sole 24 Ore hanno messo in atto “pratiche commerciali e di reporting per incrementare artificiosamente i dati diffusionali del quotidiano” truccando quelli sugli abbonamenti digitali. Secondo la commissione la divulgazione di quei dati “alterati” ha “prodotto un quadro informativo falso della situazione economico-finanziaria” del gruppo con effetti suscettibili di “influenzare in modo ingannevole sia le scelte degli acquirenti di spazi pubblicitari (…) che gli analisti finanziari” e quindi le decisioni degli investitori. Per Treu e Napoletano la sanzione della Commissione, più pesante rispetto alla proposta formulata a febbraio dall’Ufficio sanzioni amministrative, è di 280mila euro. Ad Anna Matteo ne vengono chiesti 180mila, a Massimo Arioli 160mila, a Alberto Biella 150mila. Mentre non sono stati chiesti soldi all’ex presidente, Benedini.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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