Se 5 Stelle e Lega falliscono, Mattarella incarica premier una donna

In pole tra i papabili a Palazzo Chigi c'è Elisabetta Belloni, 59 anni, Segretario generale della Farnesina. Di Maio e Salvini chiedono 24 ore.

Sergio Mattarella ha fatto sapere ai 5 stelle e al centrodestra che può aspettare ancora un giorno, poi metterà in pista il governo di tregua. Per la carica di premier in pole position la numero 2 della Farnesina, Elisabetta Belloni,  al Tesoro il direttore di Bankitalia Salvatori Rossi.

Oggi potrebbe quindi essere il giorno del governo ‘neutro’ annunciato dal Capo dello Stato. E il toto-nomi per il premier che dovrebbe guidarlo è ormai partito da giorni. In pole tra i papabili a Palazzo Chigi c’è Elisabetta Belloni, prima donna a ricoprire il ruolo di segretario generale della Farnesina.

Elisabetta Belloni, 59 anni, ambasciatrice e con un’invidiabile carriera diplomatica. Già capo di gabinetto del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, nel 2016 è stata nominata segretario generale della Farnesina. Belloni è inoltre docente di Cooperazione allo sviluppo alla Luiss di Roma e il suo profilo piacerebbe anche al M5S.

Se fosse una ‘lei’ a ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio, si tratterebbe della prima volta nella storia della Repubblica. Finora i 28 premier che hanno presieduto 64 governi sono stati tutti uomini.

Se invece la scelta di Mattarella dovesse ricadere su un uomo, particolarmente accreditato continua ad essere il nome del presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, mentre diminuirebbero le chances dell’economista Luigi Zingales, considerato troppo vicino ai Cinquestelle e quindi poco compatibile per un governo definito neutro.

Rimane in corsa anche la vicepresidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, che però alla fine potrebbe scegliere di rimanere alla Consulta, dove il suo mandato scade nel 2020, con buone possibilità in futuro di arrivare alla presidenza. Tra le donne si continua a parlare anche dell’economista Lucrezia Reichlin.

E sempre per restare nel campo degli economisti, vanno segnalati i nomi di Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, e di Carlo Cottarelli, ora direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. Per loro potrebbe comunque arrivare anche una chiamata alla testa del ministero dell’Economia.

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L’Ufficio stampa del Quirinale informa:

Il MoVimento 5 Stelle e la Lega hanno informato la Presidenza della Repubblica che è in corso un confronto per pervenire ad un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore.

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Ore concitate in vista delle prossime scelte del capo dello Stato sul governo con Lega ed M5s che continuano il dialogo e chiedono al Colle 24 ore per provare a trovare un’intesa.

A ora di pranzo faccia a faccia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio che formalizzano, poi, la richiesta al capo dello Stato di poter avere più tempo per cercare la quadra. “Entro 24 ore conto di avere qualcosa da dire“, fa sapere il leader del Carroccio.

IL PUNTO – Quando la strada sembrava segnata verso l’indicazione da parte del capo dello Stato di un premier ‘neutrale’, in mattinata, mentre Salvini fa sapere di voler “provare fino all’ultimo” a dar vita a un governo politico, arriva una dichiarazione di Luigi Di Maio che sottolinea di non avere veti su Berlusconi ma ribadisce il dialogo “solo con la Lega”. Parole apprezzate in ambienti azzurri mentre su Forza Italia e sull’ex premier Silvio Berlusconi arriva il pressing della Lega. Il Cavaliere è in continuo contatto da Milano con i suoi più stretti collaboratori, a partire da Gianni Letta. E sul piatto della trattativa per consentire il via libera da parte di Fi all’Esecutivo M5s-Lega ci sarebbero anche ministri graditi al Cav, nomine pesanti in Rai e nelle principali commissioni parlamentari politiche. I gruppi di Forza Italia di Camera e Senato  si riuniscono e fanno sapere di rimettersi alle decisioni del Cavaliere sul governo. “Diamo pieno mandato al presidente Berlusconi – dice la capogruppo Maria Stella Gelmini durante la riunione del gruppo alla Camera – per scegliere la strada da intraprendere contro i veti, contro le invettive, contro gli insulti. Siamo certi che il nostro leader prenderà come ha sempre fatto la decisione migliore per Forza Italia e per il Paese”. Voci di Transatlantico prefigurano anche una ipotesi di astensione da parte di Fi, dopo un ipotetico accordo con Salvini, verso un governo Di Maio-Lega.

Forse vale la pena che si sperimenti un governo giallo-verde, vediamo cosa può offrire…“, dice Paolo Romani, senatore di Forza Italia, subito dopo l’incontro tra i senatori azzurri a Palazzo Madama. Su eventuali astensioni di Forza Italia il senatore afferma: “Vedremo poi – risponde – di sicuro ci sono precedenti illustri come col governo Letta e Monti, quando all’interno del centrodestra si erano assunte posizioni diverse senza rompere la coalizione”. “E’ tutto un pò prematuro – si affretta a chiarire Romani – perché tocca vedere nelle prossime ora cosa accade. Aspettiamo che ci sia un accordo politico tra Di Maio e Salvini, penso che sia questo il problema, hanno appena chiesto 24 ore in più…”.

 

 

 

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