L’Italia vuole che la Bce cancelli il debito nato con la pandemia, chiede Fraccaro

"O cancellare o mantenere in modo perpetuo il debito pubblico acquistato dalla Banca Centrale Europea per aiutare le nazioni a riprendersi dalla recessione da Covid", ha detto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e braccio destro del premier Conte.

(WSC) ROMA – La Banca centrale europea dovrebbe considerare di cancellare o mantenere per sempre il debito pubblico che ha acquistato durante l’attuale crisi del Covid19 per aiutare le nazioni a riprendersi e ristrutturarsi, ha detto  mercoledì in un’intervista a Roma Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e più stretto collaboratore del premier Giuseppe Conte.

“La politica monetaria deve sostenere le politiche fiscali espansive degli Stati membri in ogni modo possibile”, ha detto Fraccaro a Bloomberg, e ciò potrebbe includere “la cancellazione delle obbligazioni sovrane acquistate durante la pandemia o il prolungamento perenne della loro scadenza”.

Cosa fa la Bce secondo il Trattato

Secondo il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio la BCE può fare affidamento su una parte separata del Trattato che la obbliga a sostenere le politiche economiche generali dell’UE, purché ciò non sia in conflitto con il suo obiettivo primario di garantire la stabilità dei prezzi.

Nell’intervista a Bloomberg, Fraccaro (foto sotto) ha osservato che la banca centrale non raggiunge da anni il suo obiettivo di inflazione di poco meno del 2% che ora è ancora più lontano a causa della pandemia. “Per la banca centrale, una cosa è essere indipendente dai politici, un’altra è non capire dove sta andando il mondo”, ha detto. “La BCE dovrebbe aiutare i paesi a rilanciare le loro economie”.

Il maxi debito italiano

L’Italia – con un carico di debito che dovrebbe salire a circa il 160% del prodotto interno lordo dopo aver stanziato oltre 100 miliardi di euro di spesa fiscale per contrastare la crisi pandemica – sta già beneficiando dello stimolo ddeciso dalla BCE per fronteggiare l’emergenza. Il programma pandemico di acquisto di bond sovrani è orientato verso le nazioni sotto stress, il che ha aiutato a spingere i rendimenti delle obbligazioni italiane ai minimi storici.

«I Trattati non consentono a Bce di cancellare debito»

L’Italia può attualmente prendere in prestito per 10 anni a un tasso di interesse di circa lo 0,6%, che è più basso anche di quello degli Stati Uniti. Eppure quel programma è temporaneo, legato esplicitamente alla “fase di crisi” della pandemia, il che significa che la pressione degli investitori sul paese potrebbe eventualmente aumentare di nuovo.

Rischio di speculazioni contro l’Italia

“L’Italia potrebbe essere esposta a investimenti speculativi senza acquisti della BCE”, ha detto Fraccaro. “La banca centrale dovrebbe sempre garantire la stabilità finanziaria”, ha aggiunto il braccio destro di Conte. “La Bce non ha problemi con il debito – può stampare tutti i soldi che vuole”, ha concluso Fraccaro. “Può continuare ad acquistare obbligazioni sovrane e consentire agli Stati membri di investire, proteggendoli dal mercato”.

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1 commento

  1.   

    A dire la verità io credo che che davvero non esiste e non potrà mai esistere alcun trattato che consenta di cancellare un qualsivoglia debito… figuriamoci quello pubblico pur se generato da circostanze straordinarie. 
    Sarebbe veramente strano se esistesse un trattato che garantisce questo diritto. Una vera e propria contraddizione in termini. Non vivremo su questa terra se ritenessimo possibile questo ma da qualche altra parte e parecchio distante.
    Esiste soltanto la strada del fallimento per poter cancellare il debito pubblico.
    Anche solo mettere il giro certe voci è molto pericoloso.
    Probabilmente però… dichiarare il fallimento potrebbe essere una strada molto meno pericolosa e sulla quale ripartire su basi più solide e sostenibili.
    Certo il fallimento è tragico e falcia un po’ di teste… però potrebbe riportare pure un poco di ordine dove oramai esiste soltanto il disordine.
    E’ possibile che  a breve il fallimento sia la strada più logica, indolore sana e coerente che ci si presenterà davanti.
    E forse sarebbe anche l’ora di mettere fine a questa sceneggiata.