Directa Sim, bilanci in rosso. In via di estinzione i day trader

Per la prima volta nella sua storia. La società di Massimo Segre (foto) è molto attiva con la propria piattaforma anche per clientela “retail”.

Cambio di rotta per Directa Sim che dal nero passa, per la prima volta nella sua storia, al rosso. La società di intermediazione, che opera a Piazza Affari ed è molto attiva con la propria piattaforma anche per clientela “retail”, ha infatti chiuso il 2016 in perdita per 715 mila euro (ripianata con riserve) rispetto ai 905 mila euro di utile dell’esercizio precedente. Il calo della redditività è frutto di commissioni attive diminuite anno su anno da 14,1 a 12,8 milioni (-16,3%) soprattutto sulle operazioni sul mercato cash italiano (-14%) e sul futures del Cme (-45,5%); mentre il margine di intermediazione si è contratto da 14,15 a 11,4 milioni.

Directa Sim è presieduta e controllata da Massimo Segre (nella foto) che nella relazione sulla gestione spiega che nel 2016 la società ha operato in un “contesto fortemente avverso” che “ha avuto ripercussioni sulla domanda di servizi di investimento della clientela retail”. Malgrado ciò Directa Sim ha rilasciato la nuova piattaforma D-Site e ha iniziato lo sviluppo del collegamento in modalità “proximity” ad alcuni mercati gestiti da Borsa Italiana “per consentire ad una selezione di clienti professionali specializzati nel trading algoritmico di avvalersi di una piattaforma dedicata”.

Se sono rimasti stabili i numeri dei clienti (circa 18.300) e delle banche convenzionate (circa 200), i dati del primo quadrimestre 2017 evidenziano contratti in calo del 20% anno su anno, anche se il loro controvalore è aumentato del 13,5%. Ciò spiega perché il primo quadrimestre di quest’anno si è chiuso con un margine operativo positivo per 100.000 euro mentre il budget prevede una chiusura d’anno in pareggio.

Fonte: www.bluerating.it

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