Crollo mercati, interviene la Fed con l’opzione nucleare: QE illimitato

La Banca Centrale Usa acquisterà titoli per "gli importi necessari" al fine di sostenere il regolare funzionamento del mercato e l'efficace trasmissione della politica monetaria. Wall Street respira, ma per poco.

La Federal Reserve ha varato un’azione sorprendente per affrontare i crolli che si sono verificati sui mercati finanziari in seguito allo scoppio del Coronavirus che ha portato a fermare l’attività commerciale in tutto il mondo.

La Banca Centrale americana ha dichiarato che acquisterà titoli per “gli importi necessari” al fine di sostenere il regolare funzionamento del mercato finanziario e l’efficace trasmissione della politica monetaria.

La Fed aveva precedentemente fissato un limite di $700 miliardi per gli acquisti di assets, secondo il programma di QE (Quantitative Easing).

La notizia ha dato una scossa alle borse, che si avviavano a registrare l’ennesimo calo all’inizio della settimana dopo che una proposta di pacchetto di salvataggio al Senato USA non è riuscita ad andare al voto domenica.

I futures sul Dow Jones Industrial Average sono saliti di 636 punti, o 3,2%, a 19.676, avevano toccato un minimo nel pre-borsa a 18.086, innescando i circuit breakers che impediscono ai futures dell’indice di scendere o aumentare di oltre il 5% in una sessione.

I futures sul’indice S&P 500 sono in crescita del 3,8% a 2.372, mentre quelli sul Nasdaq-100 trattano a +4,1% a 7.247.

Ma potrebbe essere un fuoco di paglia, il mercato è molto scettico su qualsiasi mossa delle banche centrali.

La Federal Reserve statunitense, citando le “enormi difficoltà” causate dalla pandemia di coronavirus, ha annunciato che attuerà misure di sostegno creditizie senza precedenti per famiglie, piccole imprese e datori di lavoro.

L’istituto centrale ha affermato che l’impegno è stato preso perché “è ormai chiaro che la nostra economia andrà incontro a gravi difficoltà”.

Per questo, secondo la Fed, è necessaria una politica fiscale per mitigare l’inevitabile grande recessione e sostenere il reddito delle persone e la sopravvivenza delle imprese.

La Banca Centrale americana ha varato dunque un QE illimitato, acquistando tutti i tipi di titoli sul mercato: buoni del tesoro; obbligazioni societarie nel mercato primario per i grandi datori di lavoro e sul mercato secondario per tutte le imprese con rating elevato; ETF sul tesoro; bond municipali e commercial paper.

Nel frattempo la BCE ha avviato un programma di circa 1 trilione di euro per acquistare obbligazioni sovrane, obbligazioni societarie e ABS ipotecari (APP). Nel sistema finanziario europeo, commercial paper, prestiti municipali, ETF su obbligazioni sovrane o ABS di prestiti auto o studenteschi, sono meno significativi rispetto al volume negli Stati Uniti.

 

aggiornamento:

Il maxi piano della Fed non aiuta Wall Street, che avvia le contrattazioni in forte ribasso, scontando la rapida diffusione dell’epidemia iCovid-19 in USA (gli Stati Uniti sono ora il terzo Paese più colpito nel mondo).

La banca centrale USA oggi, proprio mentre si approssimava l’apertura del mercato azionario, ha annunciato un importante piano di sostegno per l’emergenza, rimuovendo limiti quantitativi all’acquisto di bond pubblici ed una serie di misure di sostegno (prestiti) a famiglie ed imprese.

Tuttavia, il Dow Jones accusa un ribasso dell’1,57%; sulla stessa linea lo S&P-500, che retrocede a 2.251,59 punti, in netto calo del 2,31%. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-0,96%), come l’S&P 100 (-2,2%).

Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Nel listino, i settori energia (-4,84%), utilities (-3,88%) e finanziario (-3,78%) sono tra i più venduti.

In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Boeing (+3,33%), Intel (+3,19%), McDonald’s (+2,06%) e Walgreens Boots Alliance (+0,99%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Chevron, che apre le contrattazioni a -6,80%.

Lettera su United Technologies, che registra un importante calo del 5,51%.

Affonda Exxon Mobil, con un ribasso del 5,31%.

Crolla Visa, con una flessione del 4,80%.

Sul podio dei titoli del NasdaqElectronic Arts (+5,61%), Activision Blizzard (+4,82%), Netflix (+4,51%) e Wynn Resorts (+4,46%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Mattel, che avvia le contrattazioni a -8,36%.

Vendite a piene mani su Discovery, che soffre un decremento del 5,39%.

Pessima performance per Fastenal, che registra un ribasso del 4,84%.

Sessione nera per Discovery, che lascia sul tappeto una perdita del 5,36%.

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