Oms: “L’impennata dei casi in Europa è dovuta ai molti errori sulla quarantena”

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità le persone entrate in contatto con un contagiato "non sono state messe in quarantena per un periodo adeguato".

(WSC) ROMA – “L’aumento vertiginoso dei casi di coronavirus nell’emisfero settentrionale è dovuto al fatto che le persone entrate in contatto con un contagiato “non sono state messe in quarantena per un periodo adeguato”. A sostenerlo è  il direttore per le emergenze dell’Oms Michael Ryan. “Non è accaduto ovunque e in modo sistematico ma sono convinto che sia la principale ragione per la quale stiamo vedendo dei numeri così alti”, ha aggiunto precisando che nella metà dei 48 paesi dell’area Europa che fanno parte dell’Agenzia dell’Onu i casi di Covid-19 sono aumentati del 50%.

I posti letto negli ospedali

Con l’aumento dei casi, aumenta anche il numero di persone che necessitano di posti letto negli ospedali e in terapia intensiva. Infermieri e medici oggi sono più preparati su come trattare al meglio le persone con il virus rispetto ai primi giorni della pandemia. Ma quando la capacità dell’ospedale viene raggiunta e superata – avverte il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – è una situazione molto difficile e pericolosa sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Quindi è importante che tutti i governi si concentrino sui fondamentali che aiutano a spezzare le catene di trasmissione”.

“Ci aspettano mesi duri”

“Con l’arrivo dell’inverno sappiamo che ci aspettano mesi duri. Tuttavia lavorando insieme e condividendo dispositivi di protezione sanitarie salvavita e forniture salvavita, come ossigeno, desametasone e vaccini quando si saranno dimostrati sicuri ed efficaci, possiamo salvare vite umane e superare questa pandemia”, sottolinea Tedros, ricordando che “abbiamo tutti una parte da svolgere. Distanziamento fisico, uso di mascherine, igiene delle mani, evitare la folla e incontrare persone all’esterno se possibile” restano fondamentali per prevenire i contagi. Quando sei con altri in luogo chiuso, apri le finestre e assicurati una buona ventilazione con aria non ricircolante”.

“Non abbassare la guardia”

“So che c’è stanchezza ma il virus ha dimostrato che quando abbassiamo la guardia può tornare a una velocità vertiginosa e minacciare ospedali e sistemi sanitari”, ha detto ancora il direttore generale. “Se facciamo insieme scelte intelligenti – ha aggiunto -, possiamo tenere bassi i casi, garantire che i servizi sanitari essenziali continuino e che i bambini possano continuare ad andare a scuola”. (TiscaliNews)

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