Xi Jinping non demorde: un ufficio per la ‘sicurezza’ a Hong Kong

Consentirà agli agenti di intelligence cinesi di operare in città senza controlli e con pieni poteri. Il capo esecutivo Carrie Lam: "Momento storico".

(WSC) ROMA – L’apertura a Hong Kong dell’Ufficio per la tutela della sicurezza nazionale del Governo centrale del popolo rappresenta “un momento storico”, parte degli sforzi per proteggere la sicurezza nazionale.

“La cerimonia d’inaugurazione di è un momento storico perché stiamo assistendo a un’altra pietra miliare nell’istituzione di un solido sistema legale e di un meccanismo applicativo per mantenere la sicurezza nazionale a Hong Kong”, ha detto la governatrice Carrie Lam, nel discorso inaugurale dell’Ufficio previsto dalla nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino.

Spie cinesi nel palazzo dell’ex hotel

L’ufficio consentirà agli agenti di intelligence cinesi di operare a Hong Kong, senza controlli e con pieni poteri, in attuazione della controversa legge sulla sicurezza nazionale entrata in vigore nella notte del 30 giugno.

La legge ha scardinato l’autonomia dell’ex colonia britannica quanto alla sua polizia e al sistema giudiziario autonomo e separato da quello cinese.

Gli agenti potranno indagare e perseguire le persone accusate di aver minato la sicurezza nazionale a Hong Kong.

Simbolica la sede scelta: a Causeway Bay, nell’ex Metropark Hotel, in un punto che si affaccia su Victoria Park, luogo che per anni ha ospitato le manifestazioni di massa pro-democrazia e le veglie per ricordare la repressione di Piazza Tienanmen.

La Cina sta stringendo la morsa su Hong Kong

Il Governo ha attribuito alla polizia locale il  potere di condurre investigazioni senza mandato, mettere sotto sorveglianza online e confiscare proprietà.

L’occidente  sta  in qualche modo reagendo. Le  app cinesi potrebbero essere vietate in US e dopo UK anche la Francia cerca di marginalizzare Huawei.

In base a quanto riportato da Handelsblatt e FT vi sono pressioni politiche in Germania su Angela Merkel perchè inasprisca il confronto con la Cina, sia in relazione a Hong Kong, sia per un maggior rispetto dei diritti umani (come se negli Stati Uniti, per fare un esempio, fossero rispettati) e una maggior apertura dell’economia.

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