Wall Street, nuovo crollo storico. Dow Jones perde quasi 3000 punti: -13%

Effetto delle parole di Trump sul Coronavirus. Il Djia ha accusato il peggior ribasso dal lunedi' nero del 1987. S&P500 e Nasdaq circa -12%.

Wall Street ha terminato la seduta in fortissimo calo, con il Djia che ha messo a segno la peggior seduta dal lunedi’ nero del 1987. Il Djia ha perso 2.997,10 punti, il 12,93%, a quota 20,188.52. L’S&P 500 ha lasciato sul terreno 324,89 punti, l’11,98%, a quota 2.386,13. Mentre il Nasdaq ha ceduto 970,28 punti, il 12,32%, a quota 6.904,59.

Dopo un inizio difficile, caratterizzato da un blocco per eccesso di ribasso in apertura in seguito alla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse allo 0-0,25% e di lanciare un piano di acquisti da 700 miliardi di Treasury e mutui cartolarizzati, i listini hanno accentuato le perdite.

A pesare sono state le parole del presidente Donald Trump che, in conferenza stampa, ha detto che l’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti potrebbe durare “fino a luglio o agosto, o forse anche oltre’. E ha ammesso che il Covid-19 potrebbe trascinare l’economia a stelle e strisce in recessione.

Gli investitori attendono con ansia il varo di alcune misure per attutire l’impatto dell’epidemia su aziende ed individue da parte del governo federale. Oggi, parlando ai giornalisti, il capo consigliere economico di Trump, Larry Kudlow, ha detto che le misure gia’ annunciate da parte della Casa Bianca hanno un valore complessivo pari a 400 miliardi di dollari, che potrebbe salire fino a 800 miliardi se il Congresso dovesse approvare il taglio sulle tasse sui salari voluto dal presidente.

Kudlow ha poi detto che la Casa Bianca sta valutando se ridurre le tasse per le aziende che trasferiscono i loro impianti produttivi dalla Cina agli Stati Uniti e che l’amministrazione sta prendendo in considerazione un pacchetto di misure per aiutare le compagnie aeree. Messaggio che e’ stato ripreso in conferenza stampa da Trump che ha assicurato che le compagnie aeree ‘verranno rimborsate al 100%’.

Il petrolio Wti ad aprile ha perso il 9,6% per chiudere a 28,70 dollari al barile, i minimi dal 2016. A pesare sono le pressioni che l’oro nero subisce sia dal lato della domanda (a causa del Covid-19) che da quello dell’offerta, dopo l’inasprimento delle tensioni tra l’Arabia Saudita e la Russia.

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