Tesoro, nuovo Btp a 15 anni (settembre 2033): richieste per 18 miliardi

In tarda mattinata il secondario appare in lieve calo, sovraperformando tuttavia la quasi totalità del comparto europeo, in una seduta che ha visto il Tesoro lanciare il nuovo …

In tarda mattinata il secondario appare in lieve calo, sovraperformando tuttavia la quasi totalità del comparto europeo, in una seduta che ha visto il Tesoro lanciare il nuovo Btp a 15 anni via sindacato con richieste consistenti nonostante la recente bocciatura da parte di Dbrs.

Attorno alle 12, su piattaforma TradeWeb, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 166 punti base dai 167 del finale di seduta mentre il tasso del decennale scambia a 1,92% da 1,91% dell’ultima chiusura.

Molto buone le richieste per il nuovo Btp a 15 anni settembre 2033 lanciato dal Tesoro via sindacato che, attorno alle 11, ammontano a 18 miliardi di euro. Secondo quanto riferito da uno dei lead manager del collocamento, la guidance sul titolo è stata portata in area 20 punti base sopra il rendimento dell’attuale benchmark marzo 2032, rispetto alla prima indicazione di ‘low’ 20 pb.

In una settimana che ha visto ieri Belgio e Slovenia lanciare nuovi titoli di Stato decennali, nuova carta verrà offerta anche giovedì con le aste di Francia e Spagna con un’offerta complessiva è fino a 15 miliardi, anche se su scadenze non oltre quella decennale.

In un mercato abbastanza calmo, gli operatori si concentrano, a detta dei trader, sul nuovo Btp a 15 anni e sul meeting Bce in programma domani da cui non ci si attendono tuttavia grosse novità.

“Dopo il calo visto ieri sulla scia del mandato per il nuovo Btp 15 anni, soprattutto sul tratto 12-20 anni, oggi quello stesso segmento ha recuperato parecchio. La parte breve, che ieri è rimasta immobile a fronte del calo del resto della curva, anche oggi conferma la propria forza anche in vista del meeting Bce di domani”, argomenta un operatore di una banca italiana.

Dopo i dati finali tedeschi relativi a dicembre che hanno confermato le letture preliminari, anche l’inflazione finale della zona euro ha confermato le previsioni per mese (+0,5%) e (+1,1%) anno.

“I dati finali dell’inflazione della zona euro, abbastanza buoni, hanno spinto i titoli nidicizzati all’inflazione europea mentre i Btp Italia sono rimasti fermi”, aggiunge l’operatore. (Reuters)

 

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