Grecia: l’Europa è morta e anche l’euro non si sente troppo bene

La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato (Winston Churchill). Analisi e scenari di Saxo Bank. Questo disse Churchill, incomparabile statista almeno quanto …

La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato (Winston Churchill). Analisi e scenari di Saxo Bank.

Questo disse Churchill, incomparabile statista almeno quanto estensore di immortali aforismi, e ben si addice alla attuale situazione europea. Ora, sarebbe facile rispondere che peccato che il malato (la Grecia) contagi anche il sano (l’Europa, qui sul sana ho qualche dubbio) e la malattia dilaghi sulla popolazione (di questo sono certo), ma cerchiamo di essere costruttivi e proviamo a dare una lettura ottimista al dopo – referendum.

POLITICA

  • La Grecia non ha una rilevanza economica in Europa, ha cercato comprensibilmente di conquistarne una politica.
  • Un Referendum è sempre legittimo ma questo era rilevante solo ai fini della politica interna. Ora Tsipras è più forte all’interno e potrà tornare al tavolo negoziale con minori timori di perdere la leadership del suo paese. La sua posizione nei confronti dei creditori non è cambiata ma probabilmente avrà maggiore autorevolezza per sottoscrivere un accordo e farlo digerire ai Greci.
  • Nel frattempo Tsipras sacrifica Varoufakis (captatio benevolentia).
  • Il rischio politico è che, dopo aver trascinato l’Europa verso macroscopici errori, la Germania si arrocchi su posizioni oltranziste e costringa l’Europa a lasciare sola la Grecia. Questo  sarebbe un disastro umanitario e il disfacimento della aggregazione europea.
  • In ogni caso l’Europa è morta e anche l’euro non si sente troppo bene.

ECONOMIA

  • Se la BCE non finanzia le banche greche, queste saranno fallite entro venerdì e con esse fallirà il paese.
  • La BCE non può finanziare un paese fuori da un programma di aiuti.
  • Oggi sarà annunciato che la Grecia è ancora sottoposta ad un programma di sostegno così la BCE potrà finanziare le banche elleniche.
  • Entro 1 mese sarà annunciato il parziale consolidamento del debito greco. Con un gergo il più tecnico e oscuro possibile si sposterà in avanti il termine del pagamento, di fatto un consolidamento a 20/30 anni almeno (ne servirebbero 100); ricordarsi che il FMI per il principio mutualistico a cui si ispira non può cancellare il proprio credito e quindi sarà l’unico creditore interamente rimborsato.
  • l’Italia perderà almeno 10 miliardi.
  • Nessun politico europeo si dimetterà prendendosi la responsabilità di aver finanziato con centinaia di miliardi un paese che era fallito da quattro anni. E che la Grecia fosse fallita ce lo hanno detto i greci stessi che in questi anni hanno ritirato i propri risparmi per spedirli all’estero (depositi bancari passati da 240 miliardi di euro a circa 120)

FINANZA

  • Oggi apertura molto debole per le borse e volatilità per le prossime settimane.
  • Lo spread salirà di 20/50 punti base.
  • Ci sarà una possibile carenza di liquidità sul mercato dei bond di Italia, Spagna e Portogallo (questo potrebbe far scappare gli Hedge Funds).
  • Il rischio “contagio” è  limitato a paesi come Bulgaria e Ungheria perché legate alle banche greche.
  • L’ Euro si indebolirà inizialmente per poi consolidarsi.
  • Le  grandi banche europee sono sotto tensione e, ironia della sorte, tra le più colpite ci sarà Deutsche Bank.
  • Entro un mese, questo rimane lo scenario base, le borse europee festeggeranno l’accordo dove la Grecia potrà ricevere il beneficio di una riduzione del debito (utile soprattutto a Tsipras sul fronte interno) e a sua volta si impegnerà sulle riforme

In fondo, lo stesso Churchill disse che il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo.

di GianPaolo Bazzani, AD Saxo Bank Italia

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