Fiat Chrysler denunciata in Usa: paga per gonfiare i dati di vendita

Due concessionari della zona di Chicago hanno accusato Fiat Chrysler Automobiles (FCA) di truccare i dati di vendita negli Stati Uniti, attraverso incentivi ai venditori che gonfiano i …

Due concessionari della zona di Chicago hanno accusato Fiat Chrysler Automobiles (FCA) di truccare i dati di vendita negli Stati Uniti, attraverso incentivi ai venditori che gonfiano i dati mensili. Lo riporta Automotive News, che scrive che l’azione legale è stata intrapresa da Napleton Automotive Group, che sostiene che i concessionari sarebbero stati pagati per riferire vendite false nell’ultimo giorno del mese e poi stornarle sul mese successivo.

Fca ha registrato la maggiore striscia consecutiva di vendite anno su anno negli Stati Uniti della storia. Il dato è stato sottolineato anche dall’a.d. Fca, Sergio Marchionne, al Salone di Detroit. Nessun commento è arrivato dall’azienda in Italia, mentre negli Stati Uniti, riporta ancora Automotive News, Mike Palese, ha fatto sapere che il gruppo non è stato informato della causa e non può ancora esprimersi.

Fca sospesa più volte in Borsa – Giornata tragica in Borsa anche per Fca. Il titolo è stato più volte sospeso e ha toccato una perdita vicina al 10%. Sull’ex-Lingotto pesano anche i dati sulle vendite di auto in Russia.

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Seduta di lacrime e sangue per Fiat Chrysler a Piazza Affari, affossata da quanto scritto da Automotive News.

Attorno alle 11,25, il titolo della casa automobilistica perde il 6,12%, a 6,9750 euro, dopo aver segnato un minimo di 6,8450 euro. Intensi gli scambi: sono passati di mano quasi 20 milioni di pezzi.

Automotive News ha scritto che due concessionari Usa avrebbero denunciato Fca, accusandola di aver offerto denaro per riportare dati sulle vendite falsi, ma ritiene che la vicenda sia difficilmente quantificabile. Automotive News riporta la dichiarazione del portavoce di Fca Us, Mike Palese, secondo cui la citazione non è stata notificata. Fca “non può quindi commentare finché non avrà l’opportunità di avere visione delle accuse rivolte”, aggiunge.

Secondo quanto si legge in una nota di Mediobanca, “la pratica di immatricolare auto negli ultimi giorni del mese è normale”. In Italia, per esempio, il 40% delle immatricolazioni di novembre è stata effettuata negli ultimi tre giorni.

Mediobanca sottolinea che la pratica in Europa (quanto meno in Italia) non è illegale. E consente ai concessionari di raggiungere gli obiettivi mensili e ottenere i bonus.

Mediobanca evidenzia che la pratica è diffusa anche tra gli altri produttori in Europa, ma l’analista dice di non sapere se Fca sia l’unica a farlo (ammesso che lo faccia) negli Usa.

Intermonte scrive di attendere “eventuali sviluppi della vicenda, che appare difficilmente quantificabile… Newsflow di scarso supporto per Fca nel breve, dopo il raffreddamento del tema consolidamento”.

Un analista che segue Fiat, che preferisce mantenere l’anonimato, dice aver parlato con l’ufficio di investor relations e di aver ricevuto rassicurazioni. Le accuse dei concessionari sembrano “irrealistiche a prima vista”, Fca calcola i ricavi sulle consegne e non sulle vendite e dovrebbe essere diffuso un comunicato ufficiale nel pomeriggio. Il Lingotto, secondo quanto riferisce l’analista, sottolinea che non è l’associazione dei concessionari Usa ad accusare Fca, bensì soltanto “un paio di concessionari”. (Reuters)

 

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