Borsa di Londra, altro che hub finanziario: è diventata un mercato emergente

Nel 2020 l'indice FTSE 100 ha già perso il 23%. Sta andando a braccetto con paesi dalle Borse volatili che si collocano agli ultimi posti delle classifiche di libertà finanziaria (guarda grafici).

(WSC) LONDRA – La Borsa di Londra è una delle più vecchie e rispettate al mondo, ma ormai – complice il caos Brexit – è diventata lo zimbello dei paesi industrializzati. L’andamento dell’indice FTSE 100 ricorda più da vicino quello volatile di un giovane mercato emergente piuttosto che a quello dell’hub finanziario numero uno d’Europa.

Da marzo gli operatori di Borsa che da molto tempo investono nelle azioni del Regno Unito stanno assistendo increduli al crollo del valore dei loro portafogli. Fasi ribassiste, specie in periodo di crisi, sono da mettere in conto. Ma il problema è che la Borsa della City non dà segni di reazione.

A sorprendere è infatti soprattutto l’ampia divergenza con gli altri indici borsistici europei. Anche gli altri principali listini azionari del continente hanno perso tanto a cavallo tra primo e secondo trimestre. Ma, quando manca solo un trimestre all’uscita definitiva del Regno Unito dall’Ue, il paniere della Borsa di Londra non è ancora riuscito a recuperare i livelli dei suoi pari europei (vedi grafico).

In calo di circa il 23% rispetto all’anno scorso, uno degli indici di Borsa più solidi al mondo sta facendo peggio di pressoché tutte le altre principali Borse d’Europa. E l’indice FTSE 100 è molto più indietro anche rispetto ai principali indici statunitensi.

È necessario andare a guardare l’area dei mercati emergenti per trovare una performance paragonabile a quella negativa e volatile della Borsa di Londra negli ultimi mesi. Come performance l’indice FTSE 100 (in rosso del 23,1%) si colloca tra il Brasile (-16%) e il Cile (-26%) da inizio anno.

Ma Dewi John, head of research di Refinitiv Lipper per il Regno Unito e l’Irlanda, vede un preoccupante parallelismo con un altro indice, quello dell’MSCI russo. Nel grafico sono messe a confronto le prove della Borsa di Londra (in arancione) e di Mosca (viola). Nel 2020 dal punto di vista azionario il Regno Unito e la Russa, uno stato petrolifero che si colloca agli ultimi posti delle classifiche di libertà finanziaria, stanno andando praticamente a braccetto.

“La performance dell’FTSE 100 si avvicina di più a quella dell’indice MSCI della Russia”, osserva in interpellato da Fortune, dove parla di una correlazione “stretta” di 0,83.

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