Crisi climatica, le temperature globali salgono più del previsto

L'incremento del termometro potrebbe essere addirittura pari al triplo dell'obiettivo fissato da quasi 200 paesi nel mondo.

Il cambiamento climatico sta diventando ormai una delle maggiori preoccupazioni del mondo industriale e degli investimenti. Se un’azienda vuole che un investitore benestante metta in gioco i propri soldi, deve forzatamente rispettare i criteri sociali, ambientali e di governance etica ESG.

La temperatura media del mondo sta aumentando più velocemente di quanto si pensasse. L’incremento del termometro potrebbe essere addirittura pari al triplo dell’obiettivo fissato da quasi 200 paesi nel mondo.

I risultati raccolti dallo studio dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) parlano di un aumento di 3-5 gradi Celsius (5,4-9 gradi Fahrenheit) entro la fine del secolo. È un’altra indicazione di quanto sia lontano il mondo dal raggiungere il suo obiettivo di contenere il riscaldamento terreste a 1,5 gradi Celsius.

Le più alte temperature mai registrate

È dall’alba della rivoluzione industriale che il mondo continua a surriscaldarsi. Il cambiamento climatico ha spinto i grandi del mondo a cercare di contenere le emissioni, fissando dei paletti al consumo di sostanze inquinanti (vedi elenco in fondo). Ma, malgrado le numerose e potenti manifestazioni di dissenso, c’è ancora tanta strada da percorrere.

Gli accordi di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici hanno imposto 1,5 gradi Celsius come obiettivo. Si tratta del livello al quale, secondo le stime degli scienziati, i peggiori danni sull’ambiente potrebbero essere evitati. Se da un lato un’oscillazione da quel livello è impercettibile nel corso di una giornata, se applicata al cambiamento climatico della terra segnerebbe il maggiore spostamento di temperatura dall’ultima era glaciale terminata circa 10.000 anni fa.

Nel 2019 si concluderà un decennio in cui il globo si è surriscaldato, in cui i ghiacci si sono sciolti e in cui i livelli del mare hanno raggiunto nuovi record. È l’effetto dei gas serra prodotti dall’attività dell’uomo (riscaldamento degli edifici, stabilimenti industriali, trasporti inquinanti).

Il 2019 non è ancora terminato, ma si può già affermare che le temperature medie negli ultimi cinque anni (2015-2019) e nell’arco del decennio (2010-2019) saranno quasi certamente le più alte mai registrate. L’anno che si avvia alla conclusione potrebbe diventare il secondo anno più caldo di sempre, secondo i calcoli dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Da gennaio a ottobre la lancetta del termometro è stata in media di 1,1 gradi sopra il livello visto nell’epoca pre-industriale.

Cambiamento climatico, paesi non rispettano impegni Parigi

“Se volessimo raggiungere un aumento di 1,5 gradi dovremmo ridurre drasticamente le emissioni e al momento i paesi non hanno rispettato gli impegni di Parigi”, ha detto il segretario generale dell’OMM Petteri Taalas ai giornalisti a Madrid, dove gli inviati di quasi 200 nazioni hanno partecipato a una conferenza di due settimane delle Nazioni Unite sull’argomento.

La relazione dell’OMM ha posto le basi per il ciclo di colloqui sul clima che quest’anno si sono tenuti alle Nazioni Unite a Madrid. L’aumento delle temperature e le emissioni di gas serra stanno esercitando pressioni sui governi e sulle aziende perché si faccia qualcosa per limitare i combustibili fossili che danneggiano l’atmosfera.

Migliaia di aziende e istituzioni finanziarie stanno seguendo da vicino i colloqui della COP25 che si svolgono questa settimana e la prossima. Dalla serie di incontri dovrebbero nascere nuove misure per facilitare un’azione concreta e coordinata. Alcune delle più grandi aziende al mondo hanno già fatto promesse in questo senso. Ma per affrontare il cambiamento climatico servirà lo sforzo di tutti.

  • A Bruxelles, i leader dell’UE prenderanno l’impegno a tagliare le emissioni a zero entro il 2050 e a aumentare gli investimenti nelle energie e progetti verdi, stando a una bozza di un documento che sarà pubblicato il 13 dicembre.
  • In Spagna, la principale società petrolifera del paese, Repsol, è diventata la prima multinazionale energetica ad allineare la propria strategia con gli obiettivi di Parigi. Le operazioni produrranno zero emissioni di gas serra entro il 2050.
  • Il gigante dell’agribusiness Cargill prevede che la propria supply chain globale ridurrà del 30% le emissioni entro il 2030.

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